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Il montaggio perfetto con “La regola del 6”

La carriera di oltre 50 anni del pluripremiato montatore e sound designer Walter Murch si potrebbe leggere come un ‘best of’ di una lunga lista di lungometraggi. Il suo lavoro sia come montatore e sound designer in film classici come ‘Apocalypse Now’, ‘L’insostenibile leggerezza dell’essere’, ‘Ghost’, ‘Il Padrino II e III’, ‘Il paziente inglese’ e ‘Il talento di Mr. Ripley’ ci consente di dire che ogni sua parola è virtualmente vangelo, quando si tratta di Cinema.

Le teorie sul lavoro di montaggio

Insieme a tutto il suo lavoro dietro il grande schermo, Murch è stato oggetto di numerosi libri e documentari nel corso degli anni, ed è stato anche il primo regista premiato con un Academy Award per l’editing su un sistema digitale (Avid).

L’ultima sua fatica come montatore è stato il film animato Disney ‘Tomorrowland’.

All’interno del libro di Murch ‘In the blink of an eye: a perspective on editing” egli enuncia una teoria che chiama la ‘Regola del sei’.

Il montaggio perfetto con “La regola del sei”

Per costruire la storia all’interno del montaggio bisogna seguire sei elementi, che egli descrive come un elenco di priorità:

“Quello che sto suggerendo è un elenco di priorità. Se si deve rinunciare a qualcosa, non lasciare mai l’emozione per la storia. Non rinunciare alla storia per il ritmo, non mollare il ritmo per la rintracciabilità visiva, non lasciare la rintracciabilità visiva per la planarità, e non lasciare la planarità per la continuità spaziale”.

Queste priorità possono essere utilizzate come un piano formativo per il montaggio, o una linea guida da seguire che assicura l’attenzione del pubblico durante il film.

“Il taglio ideale è quello che soddisfa tutti i seguenti sei criteri in una sola volta.”

1. Emozione

In che modo questo taglio influenzerà emotivamente il pubblico, in questo particolare momento nel film?

Raccontare l’emozione della storia è la parte più importante, quando si parla di montaggio. Quando facciamo un taglio dobbiamo considerare se tale modifica è reale per l’emozione della storia. Chiediti se quel taglio aggiunge o sottrae emozione.

È ’importante considerare se il taglio distrae il pubblico dall’emozione del racconto, e Murch è convinto che l’emozione “è la cosa che si dovrebbe cercare di preservare a tutti i costi”.

“Come desideri che si senta il pubblico? Se si sentono nel modo in cui tu hai cercato di ottenere per tutto il film, allora hai fatto centro. Quello che ricorderanno non sarà il montaggio, o i movimenti della macchina da presa, nemmeno le interpretazioni, nemmeno la storia: è come si sentivano.”

2. Storia

Pensi che la modifica sposta la storia in avanti in modo significativo?

Ogni taglio si effettua con la necessità di far avanzare la storia. Non lasciare che la modifica si impantani in una sottotrama (se non è indispensabile) e se la scena non fa avanzare la storia, tagliala.

Ricorda ciò che dice Faulkner “Uccidi tutti i tuoi cari” (sì, sta parlando di scrivere, ma è anche vero nel cinema).

Se la storia non avanza, crea confusione o peggio – annoia il tuo pubblico.

3. Ritmo

Il taglio crea senso ritmico?

Come la musica, il taglio deve avere un ritmo, un ritmo tutto suo. Il tempismo è tutto.

“Se si verifica in un momento che è ritmicamente interessante, allora è giusto”

Se il ritmo è spento, la modifica avrà un aspetto sciatto, un brutto taglio può essere ‘stonato’ per il pubblico. Cercate di mantenere il taglio stretto e interessante.

Questi primi tre indizi – emozione, la storia, il ritmo – sono essenziali per ottenere un buon montaggio.

“Ora, in pratica, vi accorgerete che queste primi tre elementi sulla lista … sono estremamente collegati. Le forze che li legano insieme sono come i legami tra i protoni e i neutroni nel nucleo dell’atomo. Questi sono, di gran lunga, i legami più stretti, e le forze che collegano i tre successivi diventano progressivamente più deboli, come si scorre la lista.”

4 Rintracciabilità visiva

In che modo il taglio influisce sulla posizione e l’oscillazione del punto di attenzione del pubblico in quel particolare film?

Si dovrebbe sempre tenere conto del punto del frame dove si desidera che il pubblico guardi, e tagliare di conseguenza. Cerca di abbinare il movimento di un soggetto su di un lato del frame, e ripeterlo nell’altro, usando similitudini e simboli simili. Ad esempio, in “Apocalypse Now”, Murch utilizza la ripetizione di un simbolo, come il movimento del ventilatore al soffitto e la rotazione degli elicotteri.

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Dividi lo schermo in quattro quadranti, e cerca di mantenere il movimento in uno di quei quadranti. Ad esempio, se il tuo personaggio sta raggiungendo il quadrante in alto a sinistra, e gli occhi sono puntati al quadrante in basso a destra è qui che si muoverà l’attenzione del tuo pubblico, subito dopo il taglio.

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Ricordati di modificare il movimento e per abbinare l’azione, mantenendo serrata la continuità, il più possibile.

5. Spazio bidimensionale dello schermo

L’asse viene seguita correttamente?

Assicurati che i tagli seguano l’asse (180 °). Ciò manterrà l’azione lungo un percorso corretto di movimento, e manterrà la continuità. Guardando i quadranti di nuovo, assicurati che il movimento scorra lungo lo stesso percorso, ad esempio una macchina che lascia il lato sinistro del frame, deve arrivare poi tramite destra nel successivo frame. Se aderisci alla linea dei 180º permetterai al pubblico di tenere traccia dello spazio dei personaggi e oggetti che si muovono nel tuo film.

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6. Spazio tridimensionale

Il tuo taglio stabilisce le relazioni fisiche e spaziali della scena?

Durante le riprese, la regola del 180° stabilisce che venga disegnata una linea immaginaria tra i vostri personaggi e che venga tenuta la macchina da presa su un solo lato di quella linea: succede la stessa cosa anche per il montaggio.

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Questa regola deve sempre essere rispettata, a meno che non la si voglia rompere, volutamente. Rompere la linea 180º funziona davvero bene se si desidera confondere il sentimento del pubblico, o per disorientarlo.

Un grande esempio è quello di Stanley Kubrick in “Shining”, dove ci sono inversioni di campi lunghi ad angolo tra i personaggi, lo sportello del freezer si apre da entrambi i lati del frame (da un taglio all’altro), e dove anche l’architettura del set non ha senso, dove certe stanze dovrebbero trovarsi a metà di alcune scale, che nella scena prima non si vedevano. L’ufficio del manager (dove Jack viene intervistato) ha una finestra con vista verso l’esterno, pur essendo situato nel mezzo della struttura / set.

Murch afferma che l’emozione è l’elemento più importante, e a parte ciò i primi tre punti sono i più importanti per il montaggio. Ha anche assegnato i valori a ogni regola e la sua rilevante importanza.

“Si noti che i primi due della lista (emozione e storia) valgono molto di più che le ultime quattro (ritmo, rintracciabilità visiva, spazio bidimensionale, continuità spaziale), e quando si arriva ad ottenerle, nella maggior parte dei casi, la parte superiore della lista -emozione- vale più di tutte e cinque le cose sotto di essa “.

“Se si scopre di dover sacrificare [una] alcuni di questi sei elementi per fare un taglio, comincia a sacrificare voce per voce, ma dal basso”.

1. Emozione (51%)

2. Storia (23%)

3. Ritmo (10%)

4. Rintracciabilità visiva (7%)

5. Bidimensionali schermo (5%)

6. Tridimensionalità (4%)

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