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Perché il montaggio di un film muto come The Artist è semplice

Anne-Sophie Bion è una montatrice e in diverse interviste racconta che da ragazza aveva il sogno di lavorare al montaggio di film di successo.

Nel 2011 la sua determinazione ha pagato, quando è stata nominata per un Academy Award per il Migliori Montaggio, e ha vinto il ACE Eddie Award per “Miglior Montaggio in un lungometraggio (commedia o musical)” per il suo lavoro su The Artist.

Il sogno è diventato realtà, e lei ha sempre dato crediti ai suoi mentori e ad Avid Media Composer, per il suo aiuto lungo la sua carriera.

La sua professione di montatrice però non è iniziata nel cinema, ma sul piccolo schermo. Dopo aver studiato montaggio video, ha ottenuto il suo primo lavoro per uno show a Eurosport nel 2004, una rete televisiva sportiva internazionale con sede in Francia. Tuttavia, il suo sogno di lavorare nel mondo del cinema l’ha riportata di nuovo a scuola per ottenere una laurea in Film Studies, dove si è immersa nella teoria del cinema mentre  lavorava in un laboratorio fotochimico per fare pratica.

Dopo innumerevoli ore di studio e pratica, finalmente trova un lavoro come assistente tecnico in un impianto di post produzione chiamato Artistic Images. Questo lavoro non solo l’ha aiutata a cominciare a farsi un nome, ma anche a conoscere Media Composer e tutti i suoi segreti, grazie al suo direttore tecnico e mentore Marc Boucrot (montatore / colorist di “Mirror Mirror”, “Enter the Void”, “8”).

Lavorare in Artistic Images le ha permesso di incontrare molti montator, registi e assistenti alla regia,e ha potuto incontrare Hervé Schneid, che aveva bisogno di un assistente per la serie Mesrine, diretto da Jean François Richet.

Lavorando fianco a fianco Schneid, il cui lavoro comprendeva “Alien. Resurrection” e “Il fantastico mondo di Amélie”, Bion ha guadagnato la formazione tecnica di cui aveva bisogno, mentre lavoravano successivamente su “Bazil”, una commedia del 2009 diretta da Jean-Pierre Jeunet.

Osservando come Schneid guardava giorno dopo giorno tutti i quotidiani, la Bion ha imparato l’arte del montaggio.

Il montaggio muto di The Artist

Nel 2010, lo scrittore / regista Michel Hazanavicius è stato al timone di un film muto moderno ambizioso e ha iniziato a cercare il montatore che l’avrebbe aiutato a montare il suo progetto. Lui voleva qualcuno con un punto di vista nuovo e giovane, qualcuno che sarebbe stato totalmente a suo agio con il lato tecnico delle cose. La reputazione di Bion lo ha conquistato, e lei ha iniziato a lavorare al suo fianco come co-montatrice su The Artist nell’autunno del 2010.

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Michel era a Los Angeles durante le riprese, mentre la Bion era a Parigi con la sua assistente Camille. Quando si sono incontrati i due, la montatrice ha visto il primo cut grezzo e da lì in poi hanno lavorato insieme. Per lei, è stata una magia.

È stata ovviamente entusiasta di poter lavorare con uno strumento come Avid, usato da lei dal primo giorno come montatrice. Possiede una Box Mojo DX per l’importazione, e i suoi assistenti usano due dispositivi Nitris DX, per facilitare importazione ed esportazione di file in maniera rapida.

Lavorando con uno strumento che facilita il processo creativo, è possibile concentrarsi maggiormente sul ritmo e sul tempo del racconto, e utilizzare gli strumenti di Avid per gli effetti visivi.

Su The Artist, per esempio hanno dovuto moltiplicare la folla di comparse presenti. Hanno quindi utilizzato più di 20 tracce video e modificare le inquadrature, e fare un mock up all’interno del software.

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Il film è stato proiettato in anteprima a Cannes nel 2011 e ha avuto un successo incredibile: ha vinto oltre un centinaio di premi, tra cui sei premi César, sette BAFTA, un Goya, tre Golden Globe e cinque premi Oscar.

Per il loro lavoro di montaggio, Bion e Hazanavicius hanno ricevuto cinque nomination a diversi premi: gli Oscar, BAFTA Film Award, César Award, Critics Choice Award, e San Diego Film Critics Society Award, e ha vinto un Eddie.

La Bion ricorda però come il premio come miglior montaggio dai rappresentanti della Guild dei montatori americani, la ACE, come il premio più prestigioso.

Bion sa che la strada per il successo nell’industria cinematografica e televisiva non deve necessariamente avvenire il più rapidamente possibile come successo per lei, ma conoscere Media Composer può avere un impatto sul tuo percorso formativo e darti lo slancio per la tua carriera.

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