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Fare l’editing di un film con Avid

AVID Media Composer è ancora oggi il software di editing più usato dai montatori di film di tutto il mondo, resistendo al tempo, al digitale, ai Maya. Grazie alle sue caratteristiche, proviamo a capire perché.

L’aggiornamento delle caratteristiche di un software di editing (le features) è una piccola nicchia del mercato globale complessivo, ma le aziende continuano ad evidenziare le modifiche delle caratteristiche dei loro software come una forma di marketing, per attirare nuovi utenti. Avid Technology ha avuto molta concorrenza, ma la maggior parte dei film tradizionali sono ancora montati con il software Avid Media Composer. Final Cut e Adobe Premiere continuano ad avere i loro “eredi” (come Final Cut Pro X e Adobe Premiere CC), ma Media Composer ha tenuto testa – sicuramente in Nord America, e in generale in settori altamente professionali di tutto il mondo – come il software preferito per gli editors di lungometraggi e non solo.

Critiche ad Avid: c’è chi dice basta!

I detrattori di Avid continueranno a dire per esempio, che Media Composer mantiene sempre la stessa interfaccia, e che si rifiuta di cambiare. Per loro infatti gli altri software sono più moderni, funzionano bene sui flussi di lavoro basati su file diretti e, cosa non da poco, sono a basso prezzo.

Perché Avid è il software migliore per l’editing dei film e dei video

Il problema però è che sono passati tanti anni e una motivazione legata al solo prezzo ormai non regge più. Credo invece che sia proprio quell’aspetto âgé e il fatto che il sistema Avid abbia resistito così tanti anni a tutte le innovazioni del mercato, e alle nuove domande degli utenti, a renderlo così speciale. Molti montatori continuano ad affidarsi a Media Composer, affezionati ad una figura affidabile e matura, proprio come ad un fratello maggiore.

Perché un fratello maggiore? Ve lo spiego in alcuni punti:

1 – Metadata

Un fratello maggiore ricorda per te i momenti della tua infanzia che hai dimenticato, perché molto probabilmente lui c’era. Allo stesso modo il sistema Avid, grazia ai metadata (in parole povere, le informazioni alla base del filmato girato del tuo film) permette di “ricostruire” la storia del vostro materiale girato e di recuperare informazioni in possibili momenti critici. Sebbene all’inizio i metadati servissero principalmente per il montaggio del negativo della pellicola, oggi funzionano benissimo anche con il flusso di lavoro con file digitali.

2 – Layout Logico

Da quando fu rilasciato nel 1989, Avid Media Composer ha sempre potuto contare sul supporto e sui suggerimenti forniti dai montatori professionisti, che hanno contribuito a creare l’interfaccia più “logica” possibile per lavorare al meglio al proprio film. Succede allo stesso modo in famiglia, dove gli insegnamenti per stare al mondo che apprendi da tuo fratello maggiore, sono stati a loro volta impartiti a lui dai vostri genitori, e così via.

3 – Tool nativi di effetti

Gli altri software hanno bisogno di altri software per gestire o realizzare alcuni effetti visuali (Final Cut/Motion 5, Premiere/After Effects). Anche se Media Composer non potrà eguagliare il risultato che si può ottenere con EOL o Autodesk Smoke, i tool nativi permettono ottime operazioni di compositing, tracciamento, finalizzazione, senza mai dover abbandonare l’interfaccia sulla quale si sta lavorando. Un po’ come quando da piccolo i tuoi genitori ti passano i vestiti e altra roba di tuo fratello: non hai bisogno di uscire a comprare altre cose.

4 – Mixer audio surround 5.1

Avere un fratello maggiore è come sapere di poter contare su qualcuno che ha vissuto un’esperienza prima di te, e di potergli chiedere un consiglio prima di affrontarla. Allo stesso modo, Avid Media Composer permette al montatore di montare la prima copia del film (per eventuali screenings in anteprima) con audio Surround 5.1, ma in maniera molto più agevole rispetto agli altri software. Così si aumentano le possibilità di fare bella figura con il regista e i produttori!

5 – Progetto condiviso

Con un fratello ci si può litigare, discutere, azzuffarsi, ma rimarranno sempre quei tratti genetici condivisi a legarvi. Esiste un legame naturale indissolubile. Così come Avid Media Composer rende possibile condividere gli stessi progetti su più piattaforme, in modo che tutti i lavoratori sul progetto, dal montatore capo fino allo stagista dell’assistente, possano osservare e lavorare parallelamente.

6 – Affidabilità

Nella maggior parte dei casi, Media Composer è un’applicazione solida e affidabile. Generalmente, i montatori che usano AVID apprezzano soprattutto questo aspetto, e non lamentano esperienze di perdite RAM che sembrano il grave problema degli altri software di editing, quando il programma va in crash.

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